Tanto impegno per scrivere un post ed ecco spuntare puntuale come sempre il commento del disturbatore seriale. Per chi fa politica anche sui social la critica di un troll è una delle certezze della vita.
C’è chi banna, chi preferisce ignorare e chi combatte la battaglia in trincea risposta dopo risposta.
Quale delle tre è la strada giusta?
Nessuna, o meglio, sono tutte giuste tutte sbagliate allo stesso tempo. Dipende sempre dalla situazione. La prima cosa da fare è capire se dall’altra parte della tastiera c’è qualcuno che ha tempo da perdere o qualcuno che vuole sistematicamente screditarci. Bisogna anche rendersi conto se il troll è una persona reale o un profilo falso.
Bloccare disturbatori è un’arma che deve essere usata con parsimonia, poiché può dare al nostro pubblico, l’impressione di usare la censura. Infatti, quando si opta per questa via, bisogna sempre spiegare al pubblico le ragioni che hanno portato alla decisione.
Ignorare?
La tecnica di ignorarli tutti non paga perché rischia di trasformare la propria bacheca in un cimitero di critiche, insulti e deliri incomprensibili, non proprio un bel biglietto da visita per chi entra sulla nostra pagina.
Rispondere?
Rispondere sempre è controproducente, in primo luogo fa sorgere il dubbio che si perda troppo tempo dietro ai social network; inoltre si mette in gioco la propria credibilità all’interno di dibattiti non proprio costruttivi con i troll. In altri termini “si scende al loro livello”, parafrasando l’adagio secondo cui è inutile giocare a scacchi con un piccione.
Bisogna sempre ricordare che i social network sono uno strumento basato sulla reciprocità, chi non lo accetta non può che fallire.
Il consiglio di Alter e di decidere a monte una strategia di comunicazione ben precisa e portarla avanti coerentemente, perseguendo obiettivi precisi. I social network non sono un gioco e chi li utilizza non è sempre un improvvisato. Bisogna imparare ad utilizzare questi strumenti in modo professionale o farsi aiutare direttamente sul campo da esperti del mestiere.